Alle/i firmatarie/i della lettera ai garanti “Per un’ altra Europa”
Care/i,
il 5 Marzo, a 143 anni esatti dalla nascita di Rosa Luxemburg, sono state presentate le liste elettorali e il simbolo de “L’altra Europa con Tsipras”.
Dei nomi che abbiamo presentato (2 uomini e 4 donne) sono stati accettati solo i due nomi maschili.
Ovviamente è difficile non esprimere disappunto per quanto avvenuto. Ci permettiamo di evidenziare che le candidature sono state selezionate da un gruppo interamente maschile e che l’unica donna presente, con tutta la sua autorevolezza, e solo nella parte decisionale finale, è stata Barbara Spinelli.
Siamo ben consapevoli che le liste sono state costruite a parità numerica di genere e questo è un grande risultato. Ma riteniamo che non si sia compreso il segnale politico delle nostre proposte femminili: donne che lavorano, alla base, non note al grande pubblico, ma le cui candidature sarebbero state colte come segnale importante da tanta parte del mondo delle donne impegnate nei movimenti e femminista. La lettera aperta sottolineava la connessione tra promozione della diversità di genere e cambiamenti dei modelli di sviluppo, a livello economico, politico e sociale. Il fatto che di un appello di questo genere, sottoscritto da tante rappresentanti di movimenti di donne, non sia stata considerata nemmeno una delle donne, risulta difficile da comprendere e da far accettare.
Ma sarebbe troppo facile infierire sui limiti organizzativi e di procedura che, come sempre accade, ha creato scontenti un po’ in tutti i segmenti del puzzle. D’altro canto è per i gravi limiti dimostrati in passato dai partiti strutturati che siamo arrivati a questo punto, costringendo Barbara Spinelli, una intellettuale, (restia a farlo) ad un ruolo di leadership politica.
Malgrado questo segnale, analizzando le liste non possiamo negare che il risultato sia complessivamente più che positivo e ben augurante, sperando che dal nuovo possa nascere ulteriore nuovo, anche nel senso da noi indicato.
Non ci fermerà certo questo, nella nostra volontà di costruire e non di demolire, come troppe volte è stato fatto in passato.
Salutiamo con estremo piacere la candidatura di Domenico Finiguerra e di Francuccio Gesualdi per i quali, tutti, non risparmieremo energie nella campagna elettorale. Ci adopereremo da subito ad individuare i/le candidati/e, nelle cinque circoscrizioni, a noi più affini (che fortunatamente non mancano), capaci di imprimere una accelerazione sul piano della necessaria conversione ecologica basata su relazioni paritarie e feconde (a partire da quella tra i due generi) e sui quali far convergere le nostre preferenze.
Noi crediamo che questa lista sia un segnale importante che travalica i confini dell’Italia stessa. E’ il segno di una sinistra lungimirante che da Rosa Luxemburg arriva ad Alexander Langer, con capacità di leggere i fenomeni in corso in questa Europa e nel Mondo. Una sinistra che riesce a superare se stessa e i propri confini lasciandosi attraversare dalle contraddizioni del nostro tempo ed offrendo a tutte le persone disorientate e travolte dalla crisi in atto, una capacità di lettura e soluzioni concrete che partono anche dal proprio agire quotidiano.
Va creata una nuova classe politica e vanno costruiti e inventati nuovi metodi di partecipazione e di coinvolgimento delle persone.
Ringraziamo di cuore chi ha dato la propria disponibilità alla candidatura, Maria Grazia Campus, Iaia de Marco e Maruzza Battaglia e tutti coloro che stanno prodigandosi ora con generosità.
Noi come Ecologiste/i lavoreremo a questa impresa comune della Lista Tsipras continuando a “gettare ponti” piuttosto che a dividere e separare, costruendo sul positivo, piuttosto che su quanto ancora non va.
Adesso occorre impegnarsi nella raccolta delle firme, sostenendo le donne e gli uomini che sanno riconoscere le istanze della parte migliore di questo paese, le sue reali difficoltà e le vie d’uscita più coraggiose.
Cercheremo quanto prima di organizzarci al meglio per facilitare la comunicazione tra noi.
Ringraziandovi ancora, un caro saluto e buon lavoro
Roberta Radich
Pietro Del Zanna
Laura Cima