Lettera aperta a tutti i sostenitori

Carissima/o,

è da un po’ che non ci facciamo vivi. Inutile dire che il precipitare degli eventi e la nostra poca organizzazione non hanno aiutato. Proviamo a porre rimedio. Nel blog potete trovare tutti i documenti che hanno caratterizzato ogni singolo passaggio dalla nostra prima lettera ai garanti ad oggi. Abbiamo creduto da subito in questa sfida riconoscendoci totalmente nella necessità di un’Europa politica, ecologista e dei popoli com’era stata immaginata a Ventotene e di cui Barbara Spinelli, nel suo appello congiunto con altri garanti e Tsipras, ha ben spiegato l’urgenza.

Per questo abbiamo scritto una lettera aperta a firma di ecologiste/i in cui aderivamo a condizioni precise. A questa i garanti hanno risposto positivamente ad ogni singolo punto. E’ seguita la nostra proposta di candidature in tutte le circoscrizioni accompagnata dalla speranza che il processo democratico individuato nel regolamento fosse seguito passo passo dai garanti. Come abbiamo evidenziato su questo blog non è stato puntualmente così. Due candidate si sono ritirate e due garanti (Camilleri e Paolo Flores d’Arcais) hanno dismesso il loro ruolo. Malgrado molte domande non abbiano ottenuto risposta, in nostra piena autonomia, e di questo ci assumiamo la responsabilità, abbiamo deciso di continuare comunque il lavoro di sostegno alla lista e a due candidati inseriti: Domenico Finiguerra nel collegio Nord-Ovest e Francuccio Gesualdi nel collegio Centro. Questa scelta è stata fatta ponendo sulla bilancia i pro e i contro del processo avviato: al momento, pur sapendo che ci sono molti aspetti sui quali c’è molto da lavorare, crediamo ci siano le possibilità per avviare un percorso nuovo, dove l’ecologismo declinato al femminile e al maschile, può avere uno spazio centrale.

Non siamo al corrente se tutti voi, firmatari della prima lettera aperta, potete concordare con queste posizioni: vi chiediamo di farci sapere cosa ne pensate, per avviare un dialogo e uno scambio. Mancano ormai solo tre settimane per raggiungere in ogni Regione il numero necessario di firme alla presentazione della lista: è un obiettivo importante non solo per i contenuti che questa Lista porta ma per riavviare il meccanismo bloccato di rappresentanza in questo Paese. Ti saremo grati se vorrai dare il tuo prezioso contributo in questo delicato lavoro. Per ora non abbiamo formalizzato il sostegno a nessun altro/a candidato/a ma crediamo sarebbe importante farlo nei confronti di candidate/i che provengono dal movimento per i referendum e femminista, dai comitati locali a difesa del territorio. Vorremmo provare a costruire un maggior coinvolgimento anche in queste scelte e vi proponiamo di costituire un coordinamento politico un po’ più allargato rispetto a noi quattro promotori, con Domenico assorbito completamente dalla campagna elettorale. Si accettano, a questo proposito autocandidature. Le persone disponibili entreranno a far parte di una mailing list ristretta dove verranno discusse e prese le decisioni necessarie. Il percorso procede con potenzialità e contraddizioni.

La potenzialità è data sostanzialmente dall’elevata qualità delle candidature presentate nel loro complesso e la sostanziale marginalità dei partiti più strutturati, che pone argine a processi di autoreferenzialità che hanno distrutto tentativi passati. Ma è inutile negarci il deficit organizzativo e l’evidente mancanza di un minimo di leadership, fatto che mette a rischio il percorso per più motivi, non ultimo quello di essere etichettati come “sinistra radicale”. E’ per provare, nel nostro piccolo, a dare un contributo per riempire questo vuoto che vogliamo proporvi un minimo di organizzazione di questa area ecologista/femminista/nonviolenta.

Proponiamo come portavoce provvisori del percorso Roberta Radich e Pietro Del Zanna, da sottoporre a verifica del coordinamento politico che andremo a costruire. I rischi derivanti dall’incapacità di guida collettiva e da un’identità forte, ancora tutta da conquistare, possono essere superati se si crede che ci siano le possibilità per raggiungere il vincolo delle firme e la soglia del 4%. Gli ultimi sondaggi ci danno al 6,5% ma noi dobbiamo puntare al 10% come ha sostenuto Barbara Spinelli durante la conferenza stampa che ha varato le liste. Vediamo questo processo, come un laboratorio politico, che non si fermerà certamente con la raccolta di firme, comunque vada o con le elezioni europee. Si tratta di ricominciare a creare nuovi ambiti di partecipazione politica e aprire orizzonti di rappresentanza a tutti i livelli.

Contiamo sulla tua disponibilità.

Laura Cima

Domenico Finiguerra

Roberta Radich

Pietro Del Zanna

3 comments

  1. Carissim*
    la decisione di proseguire il percorso mi trova d’accordo, direi che è diretta conseguenza della adesione all’appello. Sapevamo che sarebbe stato un percorso non semplice e che ci avrebbe posto di fronte a qualche spinosa scelta.
    Ringrazio il quadrumvirato e concordo sulla proposta dei due portavoce che ringrazio. Non mi sono invece chiare le caratteristiche del coordinamento politico (funzioni, composizione, ruolo) o la sua necessità.
    La condivisione delle scelte, a mio parere, dovrebbe essere la più ampia possibile, mentre la creazione di un gruppo ristretto di persone che prendono decisioni induce pericolosamente alla delega e alla non partecipazione.
    Mi rendo conto che l’efficienza e/o la rapidità richiesta dai tempi ristretti possa far propendere o rendere necessaria una soluzione del tipo proposto, tuttavia spero e credo che in fase di definizione dei compiti del coordinamento si possa mitigare l’effetto “cupola” a favore di un’ampia partecipazione.
    È una buona occasione per costruire. grazie a tutte/i

  2. non saprei cosa fare di più che accettare autocandidature, la proposta mira ad evitare un eccessivo “accentramento di potere” su di me e Roberta. I compiti organizzativi, che necessitano di un minimo di discussione politica, necessariamente non possono essere svolti da tutti contemporaneamente. Cerchiamo e cercheremo di rendere tutto quanto il più trasparente possibile. Se ci sono idee migliori comunque ben vangano. Pietro

  3. “Cerchiamo e cercheremo di rendere tutto quanto il più trasparente possibile”.
    Direi che l’applicazione di questa buona pratica ai momenti pro e post decisionali, sia tutto quello che si può chiedere. Grazie per avermi chiarito il tuo pensiero
    Paola

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